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di Rossella Gemma

Italiani protagonisti al più importante Congresso mondiale dedicato alla radioterapia oncologica, con ben 8 studi presentati dal team della Radioterapia Oncologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, guidata dal professor Lorenzo Livi, noto anche per il suo impegno nella Fondazione Radioterapia Oncologica. Il gruppo di clinici e ricercatori del Careggi è presente - fra i pochissimi ospiti europei - alla 66esima edizione dell’Annual Meeting dell’American Society for Radiation Oncology (ASTRO), in corso a Washington. Tra gli studi presentati dal team italiano, di particolare interesse una ricerca sull’utilizzo dell’agopuntura come supporto della radio e chemioterapia nella prevenzione degli effetti collaterali nei pazienti con tumore testa-collo. Lo studio riveste una grande importanza perché riguarda la gestione della disfagia e della tossicità, purtroppo spesso legate ai trattamenti per questo tipo di tumori. Per questi pazienti, il carico sintomatico è ancora considerevole e spesso perdura a lungo, anche dopo la conclusione delle terapie. In particolare, l'insorgenza di disfagia rappresenta un fattore chiave di deterioramento clinico e malnutrizione, fenomeno che persiste nonostante l'adozione di strategie di supporto, quali esercizi preventivi di deglutizione e piani nutrizionali dedicati.
 

L’impiego di trattamenti radioterapici ha mostrato risultati promettenti nel miglioramento della funzione deglutitoria, ma l'esigenza di un approccio olistico alla cura del paziente - che integri interventi multidisciplinari di supporto - continua a crescere.

In tale contesto, lo studio presentato dal team italiano ha indagato l’integrazione dell’agopuntura con la radioterapia per la gestione della disfagia. Nello specifico, lo studio ha dimostrato che un ciclo di undici settimane di agopuntura, somministrato in concomitanza con il trattamento radioterapico, è risultato sicuro, portando a un miglioramento della qualità di vita dei pazienti, con particolare riferimento alla loro capacità di deglutizione.
 

"La radioterapia si conferma un’arma imprescindibile anche nel trattamento dei tumori del distretto testa-collo, che interessano aree estremamente delicate come il cavo orale, la faringe, la laringe, i seni paranasali e le ghiandole salivari" sottolinea Pierluigi Bonomo, dirigente medico presso il reparto di Radioterapia Oncologica dell’AOU Careggi di Firenze. "Queste neoplasie compromettono funzioni fondamentali come il parlare e la capacità di deglutire, con pesanti ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti. Lo studio che abbiamo presentato all’Annual Meeting di ASTRO potrà aprire nuove prospettive di cura in ambito oncologico, integrando il trattamento radioterapico o radio-chemioterapico con una pratica antichissima, quale l’agopuntura, a beneficio dei pazienti”.