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di Rossella Gemma

Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, ha presentato al XIII congresso nazionale dell’IG-IBD, Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease nuovi dati di Real World Evidence sull’utilizzo di ustekinumab nei pazienti con Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa, che colpiscono circa 250.000 persone in Italia.

Secondo i dati di Real World Evidence provenienti dall’esperienza spagnola (Registro ENEIDA) in Colite Ulcerosa, si evince un tasso di risposta clinica del 53% e un tasso di remissione clinica del 35% alla settimana 16. Sempre dalla stessa esperienza si riscontra che il 59% dei pazienti è ancora in trattamento con ustekinumab alla settimana 72.

In base ai dati di Real World Evidence provenienti dai registri Francesi (GETAID) e dalle esperienze italiane si conferma nei pazienti con Malattia di Crohn trattatati con ustekinumab l’efficacia nei pazienti bio-naive e bio-experienced, il profilo di sicurezza, una immunogenicità molto bassa, l’efficacia nelle manifestazioni extra-intestinali e la durable remission. Quest’ultimo è un aspetto cruciale per una buona qualità della vita a lungo termine.

“Questi dati confermano quanto già emerso dagli studi registrativi UNITI per la Malattia di Crohn e UNIFI per la Colite Ulcerosa, ovvero l’ottimo profilo di efficacia nel breve e nel lungo termine e la sicurezza nell’utilizzo di ustekinumab nei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali”, commenta Edoardo Savarino, Professore associato di Gastroenterologia, Dipartimento di chirurgia, oncologia e gastroenterologia presso l'Università di Padova - Azienda Ospedaliera di Padova.

Ustekinumab è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da Malattia di Crohn attiva di grado da moderato a grave, che hanno avuto una risposta inadeguata, hanno perso la risposta o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o ad un antagonista del TNFα o che hanno controindicazioni mediche per tali terapie e per il trattamento di pazienti adulti con Colite Ulcerosa attiva di grado da moderato a grave che hanno avuto una risposta inadeguata, hanno perso la risposta o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o ad una terapia biologica oppure che presentano controindicazioni mediche a tali terapie.

Ustekinumab è il capostipite della nuova classe di anticorpi monoclonali attivi contemporaneamente su due interleuchine – IL-12 e IL-23 -, importanti nel processo infiammatorio responsabile delle MICI.

La gestione delle MICI è complessa; le aspettative e le prospettive dei pazienti sono a volte non completamente soddisfatte”, spiega Maurizio Vecchi, Direttore UO Gastroenterologia ed Endoscopia, Fondazione IRCCS Ca'Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano. “L’impatto della malattia sulla qualità della vita dei pazienti è notevole, sia dal punto di vista fisico, che psicologico, sociale, familiare, emozionale e lavorativo. Per questo servono terapie efficaci rapidamente, con un buon profilo di sicurezza e che possano dare una remissione duratura dei sintomi più invalidanti come l’urgenza evacuativa, il sanguinamento e la diarrea”.

In tutto il mondo ci sono milioni di persone che convivono con Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa. Molto spesso queste persone, oltre a dover convivere con sintomi debilitanti tipici di queste malattie, devono fare i conti con lo stigma, l’isolamento e l’impossibilità di vivere con serenità la quotidianità. Proprio per questo c’è bisogno di opzioni terapeutiche che forniscano una remissione di lunga durata”, ha concluso Elisabetta Grillo, Therapeutic Area Medical Manager Immunology di Janssen Italia. “Come Janssen siamo presenti da molto tempo nel campo delle MICI, ridefinendo il paradigma di trattamento di queste patologie. Lavoriamo ogni giorno affinché anche le MICI diventino un ricordo del passato”.