di Rossella Gemma
Anche i bambini tra i 5 e gli 11 anni potranno effettuare la vaccinazione anti-Covid, fortemente consigliata da pediatri ed autorita' sanitarie. E' infatti arrivato l'atteso via libera dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) cui seguira', la prossima settimana e forse gia' l'1 dicembre, il parere dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). I tempi dovrebbero comunque essere brevi: le prime dosi di vaccino pediatrico Pfizer, secondo quanto si apprende, dovrebbero essere disponibili dal 23 dicembre e le somministrazioni dovrebbero avvenire innanzitutto negli Hub, con percorsi dedicati, ma saranno molto probabilmente coinvolti anche i pediatri e pure le farmacie si sono dette pronte a collaborare. L'Ema ha dunque raccomandato l'estensione dell'indicazione per il vaccino anti-Covid Comirnaty di Pfizer-BioNtech per i bimbi tra 5 e 11 anni: il vaccino e' gia' approvato per l'uso in adulti e bambini over12. Per i piu' piccoli, precisa l'Agenzia - la dose di vaccino sara' inferiore a quella utilizzata nelle persone over12 (10 g rispetto a 30 g). Ma come nel gruppo di eta' piu' avanzata, sara' somministrato con due iniezioni nei muscoli della parte superiore del braccio, a distanza di tre settimane. Uno studio sui bambini tra 5 e 11 anni ha mostrato che la risposta immunitaria a Comirnaty somministrata a una dose piu' bassa (10 g) e' paragonabile a quella osservata con la dose piu' alta (30 g) in pazienti di eta' compresa tra 16 e 25 anni. L'efficacia di Comirnaty e' stata calcolata in quasi 2mila bambini che non presentavano segni di infezione precedente. In questo studio, il vaccino si e' rivelato efficace al 90,7% nel prevenire Covid sintomatico. Gli effetti indesiderati piu' comuni sono simili a quelli delle altre fasce d'eta': dolore al sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, arrossamento. Questi effetti sono generalmente lievi o moderati e migliorano entro pochi giorni. L'Ema ha pertanto concluso che i benefici di Comirnaty per questa fascia di popolazione superano i rischi, in particolare in coloro con condizioni che aumentano il rischio di Covid grave. A consigliare la vaccinazione ai piu' piccoli - circa 4 mln in Italia - sono innanzitutto i pediatri. In questa fascia, "l'incidenza dei casi supera ormai quella di tutte le altre fasce. E, insieme ai contagi, aumentano anche le forme gravi", avverte la presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip) Annamaria Staiano. Nei bambini tra 6 e 11 anni, secondo rilevazioni della Sip, sono stati 241.739 quelli che hanno avuto il Covid da inizio pandemia fino a meta' novembre, un numero sottostimato, che ha visto una brusca impennata nelle ultime due settimane. In questa fascia ci sono stati ad oggi anche 1.407 ospedalizzati, 36 ricoverati in terapia intensiva e 9 deceduti.
Numeri che "dimostrano il valore della prevenzione della malattia attraverso il vaccino anche nei piu' piccoli". Quanto all'organizzazione operativa, per la somministrazione delle dosi ai bambini verranno innanzitutto utilizzati gli Hub vaccinali esistenti, che allestiranno anche percorsi ad hoc. Ma l'intenzione, spiega il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri, e' di utilizzare tutte le risorse disponibili se cio' sara' fattibile: si aprira' dunque anche a medici e farmacie. Da parte sua, Federfarma, in attesa di indicazioni dal ministero, annuncia la propria disponibilita' sottolineando che nel protocollo gia' siglato per la vaccinazione anti-Covid non sono previste limitazioni alla possibilita' di effettuare le immunizzazioni anti-SarsCoV2 in farmacia, tranne nel caso di soggetti estremamente fragili o che hanno gia' presentato forti reazioni allergiche. Disponibili anche i pediatri di famiglia della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) ma, precisano, "dipendera' dalle singole Regioni, con appositi accordi, coinvolgere o meno i pediatri poiche' l'organizzazione operativa e' regionale".